LE OPERE PREVISTE DAL MASTERPLAN AL 2035

Le opere oggetto del dibattito pubblico, contenute nella proposta di nuovo Piano di sviluppo aeroportuale, riguardano sia le infrastrutture di volo (lato airside), sia le sistemazioni di terra (lato landside.) Si tratta essenzialmente della nuova pista di volo e di un nuovo terminal passeggeri, tra loro funzionalmente connessi, nonché di una serie di interventi e opere minori, necessari per il loro inserimento territoriale, paesaggistico e ambientale.

La nuova pista di volo

La soluzione progettuale di una nuova pista di volo parallela all’A11 e con orientamento 11-29 (cosiddetta “declinata convergente”) è risultata essere la migliore – soprattutto sotto gli aspetti di impatto sull’ambiente, sul paesaggio e sul contesto territoriale – sulla base di un’analisi multi-criteria, eseguita da Toscana Aeroporti Spa, che l’ha confrontata con tre diverse soluzioni di orientamento, rappresentative delle principali “famiglie” di alternative: il prolungamento della pista 05-23 esistente, una nuova pista 09-27 obliqua rispetto all’attuale e una nuova pista parallela all’A11 con orientamento 12-30. La soluzione prescelta, oggetto del dibattito pubblico, è stata sottoposta con esito favorevole all’Analisi costi-benefici (Abc).

La nuova pista di volo 11-29 si sviluppa per una lunghezza di 2.200 metri (contro i circa 1.650 metri dell’attuale e i 2.400 del precedente Masterplan 2014‐2029) e una superficie complessiva di 215 ettari (+ 95 rispetto allo stato di fatto). Le caratteristiche dimensionali e di orientamento portano decisivi vantaggi rispetto alle limitazioni operative della pista attuale, che è accessibile solo ad aerei di media percorrenza e impone un esercizio prevalentemente monodirezionale, con la direttrice di decollo orientata verso l’A11 che dopo il tramonto o in certe condizioni meteorologiche è l’unica totalmente praticabile.

Le condizioni attuali inoltre fanno sì che, poiché oggi la quasi totalità degli atterraggi e decolli è da e verso sud, il disturbo acustico impatti i quartieri residenziali densamente popolati di Peretola, Brozzi, Quaracchi e Le Piagge. Lo studio acustico effettuato sulla soluzione di progetto mostra che il numero di persone esposte a rumorosità aeroportuale superiore a 60 decibel si ridurrebbe dalle quasi 7mila attuali a 12 circa nello scenario di massimo impatto (al 2035, con 48.500 movimenti aerei/anno).

L’attuale pista di volo sarà in buona parte reimpiegata quale via di rullaggio per collegare la nuova pista alla nuova area di stazionamento a est. Gli ultimi 600 metri circa di lunghezza saranno utilizzati per realizzare un impianto fotovoltaico di potenza 13,9 MW e alcuni edifici logistici e di smistamento merci.

Il nuovo terminal passeggeri

La proposta di realizzare un nuovo terminal è risultata la migliore sulla base di un confronto multi-criteria con altre due ipotesi principali: la ristrutturazione e l’ampliamento degli edifici esistenti con parziale ricostruzione di un corpo di fabbrica, oppure la ristrutturazione e l’ampliamento volumetrico in continuità con l’esistente.

L’area di trasformazione per il nuovo terminal ha una estensione di 294.300 mq e si colloca perpendicolarmente all’attuale pista di volo. La parte edificata si sviluppa su una superficie di 40mila mq. La restante superficie è dedicata a opere di viabilità, inclusa la prevista nuova linea tramviaria per Sesto Fiorentino, verde e arredo urbano.

L’ipotesi progettuale, elaborata dall’architetto sudamericano Rafael Viñoly, prevede che il nuovo terminal si sviluppi su due livelli fuori terra e un livello tecnico interrato. La separazione delle aree partenze e arrivi avviene attraverso una piazza centrale, punto di carico e scarico dei passeggeri e di collegamento con la viabilità carrabile e il trasporto pubblico, tramvia inclusa.

Terminal, piazza e parcheggio sono sormontati da un unico involucro architettonico verde, concepito come un piano inclinato che emerge gradualmente dal livello del terreno vicino alla strada di accesso fino ad ergersi sul fronte delle infrastrutture di volo a circa 25 metri di altezza; su tutta la superficie doppie file di vitigni si alternano a lucernari che aprono la visuale al cielo e permettono alla luce naturale di illuminare le aree sottostanti. Questa soluzione verde contribuisce ad assorbire le emissioni inquinanti in atmosfera, compensare CO2 (anidride carbonica), drenare naturalmente le acque meteoriche, ridurre l’effetto isola di calore e di conseguenza il riscaldamento delle zone urbanizzate.

Le altre opere aeroportuali

La realizzazione del nuovo terminal è accompagnata da altri interventi ad esso connessi, tra cui principalmente:

  • sul lato rivolto alla città, l’integrazione con il sistema della mobilità tramviaria per Firenze e, in previsione, per Sesto Fiorentino, al fine di rendere l’intero sistema uno snodo intermodale a servizio dell’area vasta di Firenze;
  • sul lato rivolto alle infrastrutture di volo, l’adeguamento/ampliamento dell’area di stazionamento aerei Apron 100 per garantire la miglior connessione funzionale con il nuovo terminal.

Il Piano di sviluppo aeroportuale al 2035 si completa inoltre con alcuni interventi minori e complementari all’interno del sedime. Le nuove costruzioni riguardano fabbricati a diretto servizio dell’operatività e dell’esercizio aeroportuale e sono: hangar aeroclub, nuovo terminal di Aviazione generale, hangar di servizio all’attività aeroportuale, hangar/officina mezzi, edificio catering, edificio di “bilanciamento” Vigili del fuoco, locali tecnici.

Il terminal esistente verrà ridestinato a uffici del gestore aeroportuale o di altri operatori aeroportuali ed enti di Stato.

La viabilità

Per ciò che concerne la viabilità su gomma il collegamento da viale Luder avviene con due viabilità separate e parallele per gli arrivi e le partenze, con accorgimenti per permettere un’intersezione sicura con il sedime della tramvia. I flussi di carico e scarico dei passeggeri sono distinti da quelli di sosta per gli autobus della linea pubblica, con parcheggi dedicati in aree protette ai lati del terminal partenze. Inoltre, sono previsti una viabilità dedicata per i mezzi di servizio dell’aerostazione e un accesso sicuro con accodamento controllato alla zona di parcheggio coperto.

Per ciò che concerne la viabilità su ferro viene creato un polo di sbarco pedonale per le due linee della tramvia, in modo da proteggere i flussi pedonali e permettere la differenziazione dei percorsi pubblici da quelli privati (sia per automobili, sia per autobus e pullman).

L’inserimento territoriale e le mitigazioni

Gli interventi di trasformazione previsti necessitano di alcune azioni di inserimento territoriale, così come di alcune opere di compensazione paesaggistica ed ambientale:

  • riassetto idraulico della porzione di Piana interferita dalla nuova pista di volo;
  • deviazione del tratto di via dell’Osmannoro interferito, con realizzazione di un nuovo sottopasso viario;
  • completamento e ricucitura della viabilità esistente;
  • compensazione paesaggistica e ambientale a seguito dell’eliminazione del lago di Peretola (area umida protetta di origine antropica), necessaria per la realizzazione della pista;
  • opere di compensazione paesaggistica e ambientale in località Il Piano, Santa Croce e Mollaia;
  • duna di mitigazione ambientale per proteggere da rumore e vibrazioni il Polo universitario scientifico e tecnologico, le cui previsioni di espansione non vengono comunque sostanzialmente influenzate dalle aree di tutela associate alla nuova pista.

Lo scenario temporale al 2035

Lo sviluppo degli interventi previsti avverrà per fasi, mantenendo la piena operatività dell’attuale infrastruttura salvo una temporanea sospensione di esercizio per far entrare in funzione la nuova pista.

Fase 1 (entro il 2026): entrata in esercizio della nuova pista di volo e della nuova aerostazione.

Fase 2 (2026-2030): costruzione di nuovi stand in corrispondenza dell’area di stazionamento Apron 100, del terminal di Aviazione generale e delle relative aree di servizio; opere primarie del futuro polo logistico e interventi sulla viabilità di collegamento “Aeroporto – Stazione di Castello”; realizzazione del parco fotovoltaico e di opere minori (parcheggio multipiano, nuovo deposito carburanti).

Fase 3 (2031‐2035): completamento del polo logistico; realizzazione del polo di Aviazione generale; allineamento di tutti gli stand fronte terminal dell’Apron 100; realizzazione dell’area attrezzata per velivoli eVTOL (vertiporto); implementazione del doppio senso di circolazione nella via di rullaggio coincidente con l’attuale pista e allargamento del raccordo G; espansione del terminal passeggeri e adeguamento delle sistemazioni landside relative ai sistemi degli accessi e della sosta, con completamento del polo di aviazione commerciale; completamento delle opere minori.